Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa i cui sintomi motori tipici sono il risultato della morte delle cellule che sintetizzano e rilasciano la dopamina. La progressione della malattia e la possibilità che comprometta anche altre funzioni oltre al movimento, hanno un effetto negativo sulla qualità della vita dei pazienti e dei loro caregiver. L’età media di esordio della patologia è 58- 60 anni, mentre un esordio precoce può avvenire già dai 20 anni (5% dei pazienti).
I sintomi
I principali segni della malattia sono:
- tremore a riposo; rigidità; bradicinesia (lentezza dei movimenti volontari) a cui sono correlati micrografia (rimpicciolimento della scrittura), scialorrea (aumento della quantità di saliva in bocca) ed ipomimia (diminuzione dell’espressione del volto).
- disturbi dell’equilibrio ed instabilità posturale con possibile camptocormia (atteggiamento in flessione di capo, tronco e ginocchia) ed inclinazione laterale del tronco (Sindrome di Pisa).
- disturbi del cammino, come la festinazione (trascinare i piedi a terra e muoversi a piccoli passi veloci)
- freezing (episodi momentanei di blocco motorio)
- A ciò spesso si associa una compromissione delle funzioni cognitive, con la compresenza quindi di problematiche quali depressione e demenza, e disturbi della deglutizione.
Il trattamento riabilitativo
Il trattamento riabilitativo, inteso come recupero del movimento, assume un ruolo sempre più importante nella cura del Morbo di Parkinson, essendosi dimostrato efficace sulla ripresa motoria, sull’equilibrio, sulle funzioni cognitive e sulla qualità di vita del paziente.
La riabilitazione comprende vari approcci: rinforzo muscolare, tecniche posturali, passaggi posturali, rieducazione dell’equilibrio, idroterapia…
Numerosi lavori pubblicati negli ultimi anni dimostrano l’effetto di approcci che sfruttano strategie di apprendimento motorio, sia esplicite che implicite.
Lo schema di cammino nel Parkinson è caratterizzato da un deficit di regolazione interna della lunghezza del passo, mentre il controllo della cadenza rimane intatto. Studi dimostrano come il cammino a differenti velocità su di un Tapis Roulant come strategia terapeutica possa migliorare la regolazione interna della lunghezza del passo.
Il training effettuato in seduta riabilitativa può continuare, con soddisfazione, anche in autonomia al domicilio del paziente e si ha la possibilità di misurare i progressi. Lo studio ha rilevato il miglioramento di sintomi quali la Sindrome di Pisa e del Freezing .
Altro lavoro condotto su pazienti trattati con fisioterapia e contemporaneamente sottoposti a compiti funzionali con Biofeedback (tramite sensori indossabili si forniscono ai pazienti feedback visivi e acustici in tempo reale sul loro movimento durante l’esercizio), ha dimostrato risultati maggiori nel controllo dell’equilibrio del cammino rispetto al gruppo di soggetti sottoposti solo a riabilitazione standard.
E’ noto in ambito scientifico come la somministrazione di compiti di dual tasking (esecuzione simultanea di un doppio compito che può essere motorio-motorio, oppure motorio-cognitivo, esempio camminare mentre si eseguono calcoli matematici) mostri effetti positivi nei pazienti, ma rimane ad oggi non chiaro quale fattore determini l’entità di tali risultati.
Tra i pazienti sottoposti ad un training riabilitativo con diversi doppi compiti cognitivo- motori (cammino associato a calcolo matematico (1), a stimolo acustico (2) ed infine ad un compito funzionale (utilizzo cellulare) (3)), coloro che hanno beneficiato maggiormente del programma rieducativo con doppio compito, qualunque esso fosse, sono quelli che mostravano prima dell’inizio del training maggiori capacità cognitive e bassa velocità di cammino durante il compito duale, andando ad incrementare quest’ultima sensibilmente.
L’approccio nella riabilitazione Parkinson, quindi, deve essere completo, basarsi su strategie di apprendimento motorio implicite ed esplicite, avvalersi di strumenti di correzione quali il Biofeedback e prevedere attività che il paziente possa effettuare anche al proprio domicilio.
A technical concept of a computer game for patients with Parkinson’s disease – a new form of PC based physiotherapy.
Grunert R1,2, Krause A2, Feig S2, Meixensberger J2, Rotsch C1, Drossel WG1, Themann P3, Winkler D
Int J Neurosci. 2019 Jan 9:1-9. doi: 10.1080/00207454.2019.1567510. [Epub ahead of print]
Wearable Sensor-Based Biofeedback Training for Balance and Gait in ParkinsonDisease: A Pilot Randomized Controlled Trial.
Carpinella I1, Cattaneo D2, Bonora G1, Bowman T3, Martina L3, Montesano A3, Ferrarin M1.
Arch Phys Med Rehabil. 2017 Apr;98(4):622-630.e3. doi: 10.1016/j.apmr.2016.11.003. Epub 2016 Dec 10.
Music Therapy and Dance as Gait Rehabilitation in Patients With Parkinson Disease: A Review of Evidence.
Pereira APS1, Marinho V2,3, Gupta D4, Magalhães F2,3, Ayres C2, Teixeira S1,2,3.
J Geriatr Psychiatry Neurol. 2018 Dec 17:891988718819858. doi: 10.1177/0891988718819858. [Epub ahead of print]
Determinants of Dual-Task Training Effect Size in Parkinson Disease: Who Will Benefit Most?
Strouwen C1, Molenaar EALM, Münks L, Broeder S, Ginis P, Bloem BR, Nieuwboer A, Heremans E.
J Neurol Phys Ther. 2019 Jan;43(1):3-11. doi: 10.1097/NPT.0000000000000247.
Walking on a treadmill improves the stride length-cadence relationship in individuals with Parkinson‘s disease.
Ambrus M1, Sanchez JA2, Fernandez-Del-Olmo M3.
Gait Posture. 2018 Nov 19;68:136-140. doi: 10.1016/j.gaitpost.2018.11.025. [Epub ahead of print]