Spesso, oltre ed in associazione a problematiche prettamente meccaniche, i pazienti riferiscono disturbi di tipo viscerale (colite, gastrite, cistite…).
Capita spesso di sentire la pancia tesa, gonfia e dolente (colite), avere una problematica renale od essere nei primi giorni di ciclo mestruale e contemporaneamente percepire un dolore alla schiena.
Ciò accade poiché le informazioni nocicettive dai visceri, tramite il Sistema Nervoso Autonomo, attivano una risposta della muscolatura volontaria che si contrae (riflesso viscero-somatico). Il dolore viscerale, proprio a causa dell’innervazione, è spesso percepibile su più livelli somatici (ossia il paziente può avvertire un dolore alla colonna che coinvolge più livelli vertebrali).
Dall’irritazione-sofferenza di un organo o viscere può quindi derivare un dolore meccanico ed una disfunzione alla colonna e al pavimento pelvico (struttura di sostegno di grande importanza: è infatti attraversata dal tratto genitourinario e dall’ultima porzione del sistema gastrointestinale, e il suo corretto esercizio assicura il perfetto funzionamento dei suddetti apparati); così come può accadere il contrario (riflesso somato-viscerale).
A ciò si aggiunga come la pancia sia definita anche il “secondo cervello”, dotato di un sistema nervoso (enterico) costituito da una fitta rete di neuroni che ricevono e trasmettono segnali e stimoli in reazione a sensazioni e stati d’animo interni ma anche a fattori esterni. Tale sistema è costantemente in contatto con il sistema nervoso centrale ma contemporaneamente è dotato di autonomia e si occupa fondamentalmente di regolare le funzioni intestinali: digestione, peristalsi, secrezioni e ph.
E’ risaputo da tutti quanto l’emotività possa ripercuotersi sul sistema gastro-intestinale, ad esempio nei casi di colite e quindi, come riportato sopra, determinare risposte disfunzionali meccaniche a livello di colonna.
Tra i disturbi che spesso arrivano all’attenzione degli operatori del Centro troviamo:
- Gastrite
- Colite, sindrome del colon irritabile
- Disturbi ginecologici: dolore pelvico, dismenorrea (dolore durante il ciclo mestruale), endometriosi, candidosi, vaginiti e vaginosi
- Disturbi apparato urinario: cistiti
A ciò si aggiungano le disfunzioni che si vengono a creare in seguito a cicatrici (ad es. da episiotomia, da interventi chirurgici addominali laparoscopici e laparotomici) che creano aderenze tra gli strati tissutali con limitazione di mobilità anche a distanza dal tratto interessato.
Cosa possiamo fare per te
La valutazione ed il trattamento, soprattutto osteopatico, consentono di individuare le disfunzioni presenti e le loro origini (viscerali o somatiche), trattandole con varie tecniche (fasciale, viscerale, di bilanciamento legamentoso, biodinamica, cranio-sacrale), allo scopo di riequilibrare le tensioni muscolo-legamentose, aumentare la mobilità vertebrale e viscerale, recuperare l’elasticità e migliorare il metabolismo tissutale, ripristinando una corretta vascolarizzazione ed un buon drenaggio.
In caso di disturbi a carico del pavimento pelvico, in cui si assiste a quadro contratturale dei muscoli del piano perineale accompagnato da tensione posturale, è possibile abbinare al lavoro osteopatico un programma fisioterapico di rieducazione posturale (Mézierès, Pancafit®) e di rieducazione funzionale del pavimento pelvico.