Come nasce la Pilates Springboard?
La pilates springboard è stata progettata nel 2003 da Ellie Herman, ex ballerina professionista e coreografa.
Ellie ha conosciuto la tecnica Pilates negli anni ‘80 per il recupero da un infortunio, se ne è appassionata e negli anni successivi ha seguito diversi corsi di formazione, avendo percepito su se stessa un miglior controllo della postura, della forza e dell’equilibrio.
“E’ un pilates influenzato dalla moderna ricerca sulla riabilitazione. Quando mi sono formata nei primi anni Ottanta, ancora non se ne sapeva nulla..” – Ellie Herman.
Come è fatta?
È una parete attrezzata con 22 punti di attacco per le molle che consente di effettuare esercizi in piedi, seduti o sdraiati in assoluta sicurezza.
Gli accessori come la Push Through Bar, le cinghie per mani e piedi e la T-bar, permettono di ampliare la gamma di esercizi da proporre per gambe e braccia.
Grazie ai molteplici punti di attacco che si distribuiscono su 11 livelli si possono avere diversi punti di trazione e di carico per variare l’intensità dell’esercizio e lo sforzo fisico.
A chi è rivolta?
A tutti.
La resistenza e la lunghezza variabile delle molle rende la Springboard adatta alle esigenze del singolo individuo e ai diversi livelli di recupero, che sia un anziano, un giovane o uno sportivo. L’utilizzo della Springboard rappresenta un valido strumento nelle mani del fisioterapista nei programmi di rieducazione e riabilitazione.
Ci sono opportunità infinite di esercizio per metter alla prova la Core Stability, l’equilibrio, l’elasticità: un nuovo e divertente modo di ri-abilitare al movimento e alla flessibilità.
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